Mi grandeggia nell’ombre della sera
La vôta stanza. Fuor da ogni finestra
Nel chiaror delle nebbie il lago appare,
Quale deserto, sconfinato mare.
Uscir vorrei per questo mar deserto,
Navigar solo, navigar lontano,
E, spenta la veduta di ogni sponda,
Abbandonarmi ai miei pensieri e all’onda.
All’aperto uscirebbero i fantasmi
Che più gelosamente il cor nasconde.
Io sederei a poppa ed essi a prora;
Senza parlar ci guarderemmo allora.