Se la mia vita da l’aspro tormento
si può tanto schermire, e dagli affanni,
ch’i’ veggia per vertù degli ultimi anni,
donna, de’ be’ vostr’occhi il lume spento,
e i cape’ d’oro fin farsi d’argento,
e lassar le ghirlande e i verdi panni,
e ’l viso scolorir, che ne’ miei danni
a llamentar mi fa pauroso e lento,
pur mi darà tanta baldanza Amore,
ch’i’ vi discovrirò de’ miei martìri
qua’ sono stati gli anni e i giorni e l’ore;
e se ’l tempo è contrario a i be’ desiri,
non fia ch’almen non giunga al mio dolore
alcun soccorso di tardi sospiri.